Il 2014 è stato un anno di grandi cambiamenti per la tecnologia. Uno di questi è stato l’avvento prepotente degli smartwatch, orologi da polso tecnologici creati per essere sempre connessi e aiutarci nella vita quotidiana. Cosa possiamo aspettarci perciò da questo 2015?
Gli smartwatch.
Discendenti dell’ormai vintage Casio Databank, gli smartwatch si sono affermati sul mercato tecnologico nel 2014 con tantissimi dispositivi immessi sul mercato ad ampliare un offerta che prima comprendeva solo Sony (una delle prime a credere in questi dispositivi) e altri costruttori di nicchia. Questa espansione è dovuta soprattutto ad Android Wear, primo SO (Sistema Operativo) di Google creato appositamente per questi orologi intelligenti che viene utilizzato da Motorola per il suo Moto360, da LG per i suoi G watch e G watch R, da Samsung per il Gear Live, da Sony su Smartwach 3 e da Asus, una delle ultime ad uscire con lo ZenWatch.
Questi dispositivi consentono di essere sempre connessi con il proprio smartphone e controllare cosa accade allo stesso senza toglierlo ogni volta di tasca. Quindi, è possibile controllare notifiche, inviare sms e creare note attraverso i comandi vocali o – magari se si è in vacanza – controllare la mappa della città che si sta visitando direttamente sul polso.
Ma grazie ad altre implementazioni fatte da alcuni costruttori – in particolare Samsung – gli smartwatch sono molto utili anche per chi pratica attività sportive, potendo controllare il battito cardiaco attraverso un sensore montato sotto la cassa dell’orologio.
Proprio in questo mercato si inserisce anche Apple che, per non rimanere indietro, metterà presto in vendita il suo iWatch, che si presenterà con un design molto pulito, in perfetto stile Apple, con quadrante dalla forma rettangolare con angoli smussati e cassa in 3 differenti materiali: Acciaio, Alluminio e Oro che andranno a distinguere così le 3 versioni disponibili: Apple Watch, Watch Sport e Watch Edition.
Oltre alle funzioni presenti su tutti gli smartwatch già in commercio, è presente un sistema combinato di vibrazioni, pulsazioni e suoni per rimandare all’utente sia un feedback aptico che tattile delle funzioni in uso chiamato Taptic Engine. Altra caratteristica interessante è la corona digitale che permette di zoomare le immagini presenti sullo schermo o di interagire con le varie app. Ovviamente l’Apple Watch non sarà stand-alone, ma avrà bisogno di un iPhone con cui comunicare per funzionare.
Microsoft non è da meno avendo presentato non molto tempo fa la sua Microsoft Band. Come suggerisce il nome stesso è un bracciale con funzioni smart, compatibile ovviamente con Windows Phone, ma – cosa meno ovvia – anche con iOS e Android. Fa tutto quello che fanno gli altri smartwatch e smartband, cioè monitora il nostro corpo, misura battito cardiaco, la durata e la qualità del sonno e ci notifica quello che avviene sullo smartphone. A differenza degli altri dispositivi però, può essere usato anche stand-alone con funzionalità ridotte.
In definitiva gli smartwatch sono indispensabili per i malati di tecnologia ed hanno sicuramente una marcia in più rispetto ai normali orologi, ma a determinati prezzi converrebbe prendere un secondo telefono, attaccare un cinturino e metterselo al polso! Vedremo, quindi, in questo 2015 chi riuscirà a vendere di più e conquistare maggiori fette di mercato. Considerando ovviamente la maggiore scelta degli smartwatch Android sembrerebbero essere avvantaggiati, ma Apple e Microsoft potrebbero riservare dei colpi di scena!
Mr. Nobody
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"Cos'è un grimaldello contro un titolo azionario? Rapinare una banca rispetto al fondarla? Assassinare un uomo in confronto a dargli un lavoro?"
"Was ist ein Dietrich gegen eine Aktie? Was ist ein Einbruch in eine Bank gegen die Gründung einer Bank? Was ist die Ermordung eines Mannes gegen die Anstellung eines Mannes?"
Bertolt Brecht (1898 - 1956), L'Opera da tre soldi (Die Dreigroschenoper), atto III
Torquemada
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