Riceviamo il contributo dell’amico e collaboratore Franco di Pede a proposito del videomessaggio di Renzi su “La buona scuola”:
È il giorno prima dell’epifania e Matteo Renzi alle ore 19:21 pubblica sulla sua pagina Facebook un videomessaggio sulla riforma della scuola. Inizia subito con l’elogiare la “discussione” proposta dal ministero nella quale si sono espressi docenti, dirigenti, studenti e tutti i componenti della scuola. Parla di un confronto sul web, ritenuto dalle istituzioni europee “la più grande campagna d’ascolto a livello continentale”, necessario e utile per costruire insieme ai cittadini una scuola migliore. Per Matteo la scuola non la fa “un politico che passa di lì” ma tutti coloro che sono parte attiva del sistema educativo. Dunque il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) ha avviato questa campagna comunicativa sulla base di un documento dallo stesso emesso che prende il nome di “La buona scuola”. Gli argomenti trattati sono vari e sviluppati in dodici punti mirano a cambiare radicalmente la nostra istituzione. Dal video sembra che il contributo dato sia fondamentale nella stesura delle norme della nuova riforma da presentare in parlamento il 28 febbraio. I dubbi però non sono pochi. Il Ministero prenderà davvero in considerazione le proposte degli italiani? Sarà davvero una svolta “salva scuola”? Alcuni sono fiduciosi, altri ritengono che il confronto sul web sia solo un contentino che dovrebbe da una parte accontentare i critici e dall’altra servire da scudo agli eventuali attacchi mediatici. Insomma una bella trovata. Inoltre, crea molta perplessità e incertezza pensare a come sia stata svolta l’analisi delle nuove proposte, con quale criterio alcune sono state scartate e altre mantenute. Naturalmente una cosa è certa, il banco decide il gioco e anche in questo campo il governo deciderà che carta dare alla nostra scuola. Si prevede una primavera calda.
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