La sua voce ha accompagnato tante generazioni, tanti viaggiatori e soprattutto tante persone innamorate di quella meravigliosa trasmissione che è Tutto il Calcio Minuto per Minuto, storico programma RadioRai che, da più di cinquantacinque anni, è al servizio dei calciofili dello stivale: stiamo parlando di Francesco Repice, che si è gentilmente concesso ai nostri microfoni e che ringraziamo ancora per la disponibilità dimostrata:
La sua esperienza nel mondo del giornalismo dopo tanti anni di Tutto il Calcio Minuto per Minuto.
Dopo tanti anni di Tutto il Calcio si continua a stare là, e se qualcuno ancora ci ascolta bontà sua, non possiamo far altro che ringraziarlo; quando avevo più o meno la tua età volevo fortemente fare questa cosa, molti mi prendevano per folle, ma con tanta abnegazione e qualche colpo di fortuna siamo arrivati dove siamo ora e non possiamo lamentarci.
Come ha trovato Cosenza rispetto all’ultima volta e quanto le manca?
Non mancavo da tantissimo, ma è sempre un’emozione immensa, poi essere premiati in un posto dove sei cresciuto, conosco Corso Telesio [il Centro Storico, ndr] gradino per gradino, sanpietrino per sanpietrino, pensare che si stava lì a giocare a pallone e trovarsi a ricevere un premio per la carriera è un’emozione considerevole.
Che emozione è stata lavorare con gente come Ciotti e Ameri?
È stata una gran paura, una gran paura di sbagliare, dire una parola più del dovuto, di non intervenire al momento giusto, non erano personaggi che te la mandavano a dire, ciò che pensavano lo dicevano, ma è stata anche una gran fortuna, stare nella stessa redazione di Sandro Ciotti è una cosa che non so quanti possano raccontare.
Un ricordo di Alfredo Provenzali, un uomo che è stato icona di Tutto il Calcio.
La nobiltà assoluta della Radio, per modestia, umiltà, grandezza, capacità di stare al microfono, e soprattutto un mio grande amico, appassionato di pesca come me, ragion per cui i discorsi non vertevano mai né sulla professione né sul calcio, ma solo sulla nostra passione comune: un grande amico, mi manca tanto.
Purtroppo ci tocca anche parlare di calcio, almeno un po’: la Juventus sta scappando, soprattutto grazie a Pogba. Cosa pensa di questo giocatore?
Si tratta di un fenomeno, di un giocatore totale e fortissimo, purtroppo non credo resterà a Torino ma andrà al Real Madrid, ma è un discorso più generale, nessun club italiano può permettersi cifre come quelle offerte dai club esteri.
La Roma sta arrancando, come dovrebbe agire sul calciomercato?
La Roma non deve comprare nessuno, anzi ha combattutto la sfortuna perché tra i problemi di Strootman, quelli di Castan e quelli di Maicon è riuscita comunque a mantenersi in linea di galleggiamento, fino a quando si è là e si recupera qualche giocatore importante, come Keita che tornerà vista l’eliminazione tramite sorteggio del Mali dalla Coppa d’Africa, spero che la Roma risalga perché manca tanto alla piacevolezza della Serie A.
Cosa si augura per la squadra della propria città?
Non so cosa dire, perché mi sembra che tutti gli sforzi vengano vanificati da tante difficoltà che si mettono davanti al cammino di questi club, difficoltà che sono peraltro anche di natura extracalcistica, non riesco a capire come altre realtà, magari grandi come Cosenza ma site in altre regioni – Marche, Emilia, Toscana, riescano ad affrontare i massimi livelli del calcio e qui questo non accade. Non trovo la chiave di questo rebus, spero che chi di dovere riesca a farlo.
Ph: Maria Celeste Cupo
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