L’associazione antispecista Oltre la specie (www.oltrelaspecie.org) festeggerà la decima edizione del festival sempre a Vimercate (vicino a Milano/Monza) nell’area feste comunale di Via degli Atleti, in collaborazione con i fantastici cuochi del Vascello Vegano, con la ormai consolidata e apprezzata formula ricca di incontri e momenti di condivisione. Per l’importante occasione ci sarà un tocco di arte in più: lo spettacolo teatrale di Swewa Schneider Di pecore e altri macelli che andrà in scena sabato 29, dopo cena.
Una festa dove, oltre al cibo biologico offerto a prezzi più che popolari (piatto unico a 10 euro), si potrà partecipare a conferenze e workshop che ruoteranno attorno alla questione animale. Ci si potrà documentare grazie alle mostre, ai gazebi delle associazioni animaliste presenti, ai materiali cartacei e alle testimonianze dei relatori. Ma è l’aria di gentilezza ed entusiasmo ciò che rende il VEGANch’io particolarmente salutare! Trenta volontari, 16 eventi, il menù che cambia ad ogni pasto, le persone che arrivano da tutta Italia e dall’estero, le colazioni da leccarsi i baffi, i bambini e i cani che giocano tra loro creano un clima di amicizia e condivisione più unico che raro.
VEGANch’io è un festival sempre più conosciuto dagli attivisti ed è diventato, negli anni, un punto di riferimento importante per le questioni aperte poste dall’antispecismo. Tre giorni di incontri, dibattiti e mostre fotografiche che vedranno, anche in questa edizione, la partecipazione di numerose associazioni, ognuna con il proprio stand, materiale di documentazione e progetti. Lo scopo è mettere in contatto le persone e le idee, fornire informazioni e possibilità di attivismo a chi vorrebbe occuparsi di animali, dare una mano, collaborare, ma non sa da dove e con chi cominciare.
Le conferenze e i workshop, organizzati e pensati per sviluppare e approfondire le tematiche animaliste, rappresentano per Oltre la specie (che si pone in quel filone dell’antispecismo definito “politico”) il fulcro del VEGANch’io. Vorrebbero essere momenti fondamentali di riflessione orientati ad indagare le relazioni esistenti tra sfruttamento animale e società del dominio, le connessioni che legano l’olocausto animale alle discriminazioni intraumane e alla violenza del sistema capitalista che usa umani e non umani come strumenti e come fonti di profitto.
Riflettere e confrontarsi su possibili collaborazioni con altre istanze politiche e altri movimenti, sottolineare questo trait d’union tra le lotte, dovrebbe essere uno degli scopi principali dell’antispecismo contemporaneo, se non intende appiattirsi su posizioni conservatrici, isolazioniste, destrorse e misantropiche.
Venerdì sera, dopo la cena di inizio festival, Benedetta Piazzesi presenterà il suo libro Così perfetti e utili. Genealogia dello sfruttamento animale, un excursus sul potere zootecnico che ha modellato, nei secoli, la “perfezione” degli animali cosiddetti “da reddito” per renderli massimamente utili e adatti allo sfruttamento. Il libro analizza inoltre la parentela tra istituzione zootecnica e altri istituti del sapere e del potere che investono e violentano la vita di tutti noi.
Il sabato mattina, dopo l’ormai famosa colazione e dopo la rinvigorente lezione di yoga, in contemporanea all’incontro con Vittorio Togni (biologo nutrizionista che delineerà tutti gli errori da evitare quando si decide di adottare una dieta vegana), Luca Scanavacca, educatore cinofilo, ci parlerà di animali disabili e di come i cani facciano un uso differente dei sensi rispetto a noi umani.
Nel primo pomeriggio, in concomitanza con un corso di cucina golosa e con attività per bambini, si terrà un seminario sul tema, tanto sentito nel mondo animalista, della sperimentazione sugli animali. La problematica verrà affrontata dal punto di vita etico e politico, partendo dalla critica utilitaristica dell’antivivisezionismo scientifico e cercando altre auspicabili strategie di lotta, più incisive e autorevoli.
La conferenza, Animal queer, che si terrà nel tardo pomeriggio tratterà delle correlazioni tra identità negate e si svolgerà ruotando intorno a due libri: una raccolta di saggi sul pensiero di Butler in rapporto all’antispecismo, Corpi che non contano. Judith Butler e gli animali (saranno presenti i due curatori) e il libro di Lucia Calzà Marina. Noi, gli altri, gli animali, che racconta la storia bella (ma molto sofferta) di una transessuale vissuta agli inizi del ’900, discriminata sia dal fascismo che dalla società successiva. Parteciperà al dibattito Federico Zappino.
Dopo cena, lo spettacolo Di pecore e altri macelli.
La domenica mattina (si inizierà ancora con la colazione e lo yoga) un esperto di canili e un’educatrice cinofila indagheranno gli aspetti sociali e politici che ha assunto il millenario rapporto che ci lega ai cani. Per chi non fosse interessato alla relazione umano/cane, il nutrizionista indicherà alcuni accorgimenti per conservare nel tempo una corretta dieta vegana.
Dopo pranzo, magie per bambini, corso di cucina goloso avanzato e workshop sull’identitarismo vegano: stile di vita, moda culinaria, esigenza spirituale o impegno sociale e politico?
L’ultima conferenza del festival Expo 2015: dal pinkwashing alla carne felice discuterà dell’ipocrisia che rende apparentemente sostenibile lo sfruttamento degli animali, degli umani e del pianeta. Il punto di vista dell’analisi sarà quello della Rete NoExpoPride e di Progetto Bioviolenza.
Se gli incontri e le conferenze sono il cuore della festa, il cibo ne costituisce il corpo. Cibo superbamente cucinato dal Vascello Vegano (gruppo di attiviste/i antispecisti romagnole/i) e da molt* altr* cuoch* e pasticcere volontari*. Ogni giorno, ad ogni pasto il menù cambierà e chi volesse restare alla festa tutti e tre i giorni non mangerebbe mai le stesse cose. Al bar, sempre disponibili gli ormai mitici panini e le crepes dolci e salate preparate dalla Pentola Vegana di Monza. Al tavolo dei dolci, si potranno gustare torte, muffins, budini, tiramisù per ogni tipo di voglia e di gusto. Ovviamente ci saranno anche ottimi vini e ottima birra per accompagnare le pietanze.
Se volete fare qualcosa per gli animali, se siete curiosi di conoscere meglio il variegato mondo animalista, se volete approfondire alcuni nodi teorici riguardo alla questione animale, se siete ansiosi di capire come sia possibile vivere (e bene) facendo meno danno possibile, allora vi aspettiamo al VEGANch’io, dove chiunque sarà benvenuto.
Sul sito www.veganchio.org il programma completo, il materiale divulgativo scaricabile, le indicazioni per arrivare all’area feste e alcuni suggerimenti per il pernottamento.
Sul sito troverete anche le fotografie delle precedenti edizioni e potrete scaricare i filmati degli incontri degli ultimi due anni.
Fonte: http://veganchio.org/comunicatostampa.html
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