Da bambina mi hanno insegnato che o sei gay o sei etero. O ti piacciono quelli del tuo stesso sesso o quelli, cosa più normale, più accettabile, più socialmente idonea, di sesso opposto.
A dodici anni l’ho capito: sono etero! anche io sento dell’attrazione sessuale verso un maschio!
A vent’anni poi, nelle serate, le amiche si baciavano sbronze tra di loro. Io non lo facevo mica, preferivo “limonarmi” i ragazzi. Ma lo si faceva così, per farsi vedere, perché intanto piaceva ai maschi, e poi, intanto, sì, si aveva bevuto… In compenso in camera avevo un poster-collage di ritagli di donne mezze nude presi da vari giornali. Di uomini, neanche l’ombra.
Lentamente ho iniziato ad apprezzare il corpo delle donne, a livello estetico, formale. Le foto di nudo delle donne sono di gran lunga più belle di quelle degli uomini, sarà perché non c’è un pendolo tra le gambe che spacca l’armonia delle forme.
Mica mi chiedevo sono lesbica, no, no, mi piaceva fare sesso con i maschi e le donne guardarle, apprezzarle, appendermele in camera.
Poi un giorno è arrivato il porno. E il primo video che ho visto era di una ragazza che si masturbava. Di uomini, neanche l’ombra. C’è anche da dire che nel porno vedi gran poco l’uomo, la protagonista, la star è sempre la donna, e i suoi genitali.
Di porno in porno mi sono resa conto di non stare più tanto a ricercare spasmodicamente quei piccoli frammenti di corpo maschile che la cinepresa generosamente regalava, no, no, mi bastava una bella ragazza, e dell’uomo, anche se non si vedeva, poco mi importava. Ora la mia scelta di un porno dipende al 70 per cento dall’aspetto della donna. Mi piacciono quelle more, latine, sode e formose!
Ho guardato allora porno lesbo, strap on, threesome, orge…
E poi sì, sono andata con una donna, o più di una. E intanto i ragazzi mi continuano a piacere. A parte la ovvia diversità anatomica (che comunque, se ben attrezzati, si può supplire) la vera differenza la sento in me stessa, nei ruoli che assumo nella relazione sessuale. Con una donna mi sento più virile, più forte, ho voglia di possederla tanto quanto ho voglia di essere posseduta da un uomo. Con la stessa identica intensità, capovolta!
Ecco, tutto ciò è avvenuto naturalmente e gradualmente. Non mi sono mai soffermata per chiedermi se stavo cambiando la mia sessualità, se stavo diventando lesbica. Sono convinta che siamo tutti bisessuali (pansessuali?), che ci piacciano i corpi, le forme, il calore e il sesso. La diffusa staticità sessuale forse è più da imputare alla pigrizia, alla paura oh mio dio poi divento gay, al non volere mettere in dubbio, al mi hanno insegnato così, io faccio così e allora io sono così. Sarebbe meglio non categorizzare così la sessualità e impostare tutto il sistema sociale-educativo su questa insana dicotomia. La sessualità è fluida, colorata, varia, e vorrei che ce l’avessero bisbigliato, piano, piano che se no ci sentono, tanto tempo fa…
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Ma che scherzi? Siamo tutt* post/panmetrosessual*. Più asterischi la prossima volta!
se non avessi spulciato gli altri articoli che hai pubblicato, lucciola, ad una prima lettura mi era venuto da pensare che questo articolo fosse palesemente stato scritto da un uomo in malafede che cerca di dipingere gli omosessuali come promiscui ninfomani e che tentasse di mascherare il proprio tabù del sesso con la malizia. poi leggendo meglio ho capito quello che intendi. però da omosessuale ti dico e lo ribadisco che per quanto il sesso possa essere un’esperienza appagante e divertente non si può ridurre un essere umano a un paio di tette o a uno strap on. tu vai a letto con uomini e donne, ma soddisfare per sfizio il tuo appetito sessuale non basta a definire il tuo orientamento sessuale. io provo attrazione fisica per le ragazze, ma oltre a questo con quella che è stata la mia fidanzata c’è stata connessione mentale, innamoramento, un amore che scardina lo scontato binarismo maschio-femmina. siamo ragazze, ci sentiamo ragazze e a letto insieme eravamo entrambe ragazze. non c’era l’uomo della coppia, così come in una coppia gay non c’è la donna della coppia. attivo e passivo sono solo ruoli sessuali, spesso anche intercambiabili, che non racchiudono l’essenza di quella persona. una donna che pratica pegging con il suo uomo è e rimane una donna così come l’uomo in questione rimane un uomo. questi stereotipi sessuali mi fanno capire che in realtà la tua mente è piuttosto chiusa e piccola, non aperta alla scoperta. questo genere di articoli fa più male che bene a cause importanti come l’emancipazione della donna o la lotta contro l’omofobia.
c’era un anacoluto nell’altro commento, per via di una svista!
se non avessi spulciato gli altri articoli che hai pubblicato, lucciola, ad una prima lettura mi sarebbe venuto da pensare che questo articolo fosse palesemente stato scritto da un uomo in malafede che cerca di dipingere gli omosessuali come promiscui ninfomani e che tentasse di mascherare il proprio tabù del sesso con la malizia. poi leggendo meglio ho capito quello che intendi. però da omosessuale ti dico e lo ribadisco che per quanto il sesso possa essere un’esperienza appagante e divertente non si può ridurre un essere umano a un paio di tette o a uno strap on. tu vai a letto con uomini e donne, ma soddisfare per sfizio il tuo appetito sessuale non basta a definire il tuo orientamento sessuale. io provo attrazione fisica per le ragazze, ma oltre a questo con quella che è stata la mia fidanzata c’è stata connessione mentale, innamoramento, un amore che scardina lo scontato binarismo maschio-femmina. siamo ragazze, ci sentiamo ragazze e a letto insieme eravamo entrambe ragazze. non c’era l’uomo della coppia, così come in una coppia gay non c’è la donna della coppia. attivo e passivo sono solo ruoli sessuali, spesso anche intercambiabili, che non racchiudono l’essenza di quella persona. una donna che pratica pegging con il suo uomo è e rimane una donna così come l’uomo in questione rimane un uomo. questi stereotipi sessuali mi fanno capire che in realtà la tua mente è piuttosto chiusa e piccola, non aperta alla scoperta. questo genere di articoli fa più male che bene a cause importanti come l’emancipazione della donna o la lotta contro l’omofobia
questo è il genere di articolo che mi offende profondamente. essere omosessuali non significa solo provare attrazione sessuale ma cercare anche un legame affettivo con una persona dello stesso sesso. smettiamo di vedere gli omosessuali come sessuali e basta, altrimenti non facciamo altro che alimentare il falso mito della loro promiscuità inaffidabile. io capisco che lucciola parli appunto solo di argomenti legati alla sfera sessuale ma questo articolo rimane comunque banale e offensivo
dimenticavo di aggiungere che si fa anche una grande confusione tra identità di genere e ruoli nel rapporto sessuale. passivo non è sinonimo di femminile e attivo di maschile: una donna che pratica pegging con il suo partner maschile non è meno donna e viceversa. i ruoli sessuali inoltre non solo non determinano altri elementi essenziali della relazione ma sono spesso intercambiabili anche durante lo stesso rapporto. perchè creare disinformazione in un blog già così orientato verso il cattolicesimo?
Ciao Laura e Laura,
grazie per il vostro commento e scusate per il mio ritardo!
Dunque… Credo che la critica nasca dal punto in cui scrivo “la vera differenza la sento in me stessa, nei ruoli che assumo nella relazione sessuale. Con una donna mi sento più virile, più forte, ho voglia di possederla tanto quanto ho voglia di essere posseduta da un uomo. Con la stessa identica intensità, capovolta!”
Rileggendo mi rendo conto che il termine “virile”sia inappropriato, etimologicamente legato alla forza e al valore propria dell’uomo e di come questo ha destato confusione sui ruoli predefiniti maschio-femmina. Non volevo di certo professare e consolidare il legame tra attivo-passivo e maschio-femmina, non era assolutamente mia intenzione né tanto meno lo penso… Queste sono solamente le emozioni che ho provato nella maggior parte dei casi ma non solo assolutamente da ricondurre agli stereotipi. In una relazione eterosessuale ho provato momenti di possesso e di sottomissione e così avviene in ogni altro rapporto.. Se penetro con uno strap on il mio ragazzo sono e rimango una ragazza che ha voglia di penetrare il suo ragazzo.
Per quanto riguarda la relazione affettiva ho deciso di non parlarne in nessuno dei miei articoli, e cercare di emancipare e rendere autonomo il sesso e la sessualità. È una critica che potreste rivolgere non solo riguardo ai rapporti omosessuali ma in generale a tutte le relazioni…
Vi ringrazio!