10:41 am
22 November 2024

Si salvi chi può! (dalla Serie B)

Si salvi chi può! (dalla Serie B)

Come è normale, ogni giorno fiumi di inchiostro vengono versati sul testa a testa per lo scudetto tra Juventus e Roma (scontro che, a mio parere, ha preso una piega decisiva nelle ultime giornate…) e sulla grande ammucchiata di squadre che battagliano per entrare nelle coppe europee (e qui ogni pronostico sarebbe più che azzardato). C’è invece poca attenzione sulla lotta per la salvezza, che mai come quest’anno sembra essere povera di spunti interessanti. Al termine del girone d’andata penso che ci siano elementi di giudizio sufficienti per lanciarmi in qualche previsione, sperando di non essere miseramente smentito dai fatti.

Il basso livello ormai raggiunto dal campionato di Serie A ha fatto sì che la fatidica “quota salvezza” sia drasticamente scesa sotto i canonici 40 punti. Venti squadre nel massimo campionato sono decisamente troppe: ogni anno almeno un paio di compagini si dimostrano non all’altezza della categoria, finendo staccatissime da tutte le altre. Lo scorso anno il Sassuolo si è salvato racimolando la miseria di 34 punti e le proiezioni per quest’anno non fanno sperare in nulla di meglio, visto che al giro di boa la quota salvezza è ferma a soli 18 punti (quelli del Chievo quartultimo). Ecco cosa penso delle squadre che occupano le ultime posizioni in classifica, consapevole che altri club, oggi tranquilli, potrebbero rimanere invischiati in fondo al gruppo dopo qualche risultato negativo.

CESENA (9 punti)

La squadra materasso del campionato. Nonostante il sostegno di un grande pubblico, il Cesena si è presentato ai nastri di partenza con un organico ampiamente inadeguato per la categoria: vani, per ora, i tentativi di rimediare in corsa, con l’ingaggio di un presunto bomber come Hugo Almeida, addirittura già ai saluti dopo una manciata di partite e zero goal. Probabilmente era svincolato per un motivo. La squadra, che ha vinto una sola partita, chiuderà all’ultimo posto. ULTIMI.

PARMA (9 punti)

I gialloblu rischiano seriamente di fare un testa-coda riuscito a pochi: dal posto in Europa League conquistato sul campo la scorsa primavera, poi sfumato per questioni fiscali, alla Serie B nel giro di un anno. Ricordo solo un caso simile, quello del Chievo Verona 2006/2007: dopo lo scandalo di Calciopoli, i clivensi si ritrovarono a disputare il turno preliminare di Champions League, da cui uscirono sconfitti. Dopo l’immediata eliminazione anche in Coppa UEFA, la stagione proseguì nel peggiore dei modi, concludendosi con una inaspettata retrocessione. Il Parma di quest’anno ha pagato il disimpegno dell’ex presidente Ghirardi, disgustato dal trattamento riservatogli dalla giustizia sportiva. Ne è seguito un grande caos, tra annunci e smentite sull’acquisto della società: pare che il nuovo presidente sarà l’albanese Rezart Taçi. La dirigenza è attivissima sul mercato per cercare di porre rimedio ad una situazione ormai disperata, con soli 9 punti all’attivo (sarebbero 10, ma c’è una penalizzazione di un punto). Già messi a segno un paio di colpi in entrata (Nocerino e Gonzalez), si parla ora di operazioni di alto profilo, almeno per la situazione del Parma: nomi come Rodriguez (dall’Ateltico Madrid) e Varela (dal Porto) non lasciano indifferenti e porterebbero certamente aiuto ad una rosa poverissima di giocatori di qualità, se si esclude Cassano. La zona salvezza è distante 9 punti, lontana ma raggiungibile con una serie di risultati positivi. Tuttavia, anche tenendo conto dei tempi necessari ai nuovi per inserirsi, mi sbilancio e dico che il Parma lotterà fino all’ultimo ma non si salverà. IN B AL 99,9%

parma calcio

CAGLIARI (16 punti)

Quanta confusione in terra sarda! Zeman pretende una rivoluzione in estate e rastrella molti giovani di grandi prospettive, per poi fallire miseramente. In Serie A, specie nelle zone basse della classifica, l’esperienza è indispensabile per portare a casa i risultati. Il nuovo allenatore Zola farà il possibile per salvare una squadra costruita con poco criterio. Sarà dura, anche se le squadre davanti non sono così distanti. La lotta per la salvezza non è, di solito, un mestiere per giovani: per mettere in fila i punti, sudati, necessari per restare nel massimo campionato, servono gli uomini “di mestiere”. Si è già visto un cambio di rotta in questo senso con la sostituzione del giovanissimo portiere Cragno con il più esperto Brkic. IN B AL 40%

CHIEVO VERONA (18 punti)

Partenza disastrosa, ma l’avvicendamento in panchina, con l’arrivo di Rolando Maran, pare avere almeno parzialmente sistemato le cose. Qualità media dei giocatori non eccelsa e solito atteggiamento tignoso, soprattutto in casa, che permette di “rubare” un punto qua e uno là: poco spettacolare, ma spesso efficace. Come è ormai consuetudine, il Chievo lotta per la salvezza con le sue armi: personalmente, penso che ci riusciranno ancora una volta: hanno uomini che sanno come si fa. IN B AL 20%

chievo verona

EMPOLI (19 punti)

Un vero miracolo sportivo. Praticamente con la stessa squadra dello scorso anno (in Serie B), l’Empoli impressiona sempre per l’organizzazione di gioco perfetta. A parte qualche eccezione, la qualità individuale dei giocatori è bassa, ma mai come in questo caso è il collettivo a fare la differenza. I pochi goal segnati sono il cruccio principale; d’altronde, è difficile aspettarsi valanghe di reti da un attacco formato da esordienti della categoria come Pucciarelli o da vecchie volpi molto stagionate come Maccarone e Tavano. Un prodigio di programmazione (l’esatto contrario del Cagliari), per di più a bassissimo costo, che meriterebbe la salvezza più di chiunque altro. IN B AL 40%

ATALANTA (20 punti)

Squadra solida, come sempre, che quest’anno sta pagando la partenza del suo miglior giocatore, Bonaventura, non adeguatamente sostituito (ma a trovarne di centrocampisti così….). Altra debolezza è la sterilità offensiva: Denis, nonostante il goal al Milan nell’ultima giornata, sembra avviato sul viale del tramonto, Boakye è ancora acerbo e Bianchi non sa più come si segna. Così è dura fare punti, ma nonostante tutto i ragazzi di Colantuono sono in perfetta media-salvezza; se dal mercato arrivasse qualche goal in più ci sarebbero i presupposti per una seconda metà di campionato molto serena. SALVI

HELLAS VERONA (21 punti)

Se ne vanno i migliori talenti (Iturbe e Jorginho, ceduto a gennaio dello scorso anno) e la squadra soffre. Il presidente Setti, che ha battibeccato con l’allenatore Mandorlini lamentandosi dell’atteggiamento rinunciatario dei suoi, dovrebbe sapere che con questa rosa è difficile pensare di replicare la straordinaria stagione dell’anno scorso, quando l’allora neopromosso Verona fu una delle note più liete della Serie A. La permanenza nella massima categoria arriverà, anche perché con uno come Luca Toni in attacco non c’è niente da temere. I goal pesanti, come sempre, li farà lui. SALVI

TORINO (22 punti)

La squadra che non ti aspetti. Il gravoso impegno in Europa League, affrontato con una rosa non abbastanza ampia, ha certamente tolto dei punti ai granata. Come l’Atalanta, fatica a segnare: insieme a Quagliarella, che ha interrotto la sua lunghissima pausa in fase realizzativa solo nell’ultimo match dell’andata, il miglior marcatore è il difensore centrale Glik: 5 goal a testa, per un totale di 10 sui 16 realizzati dal Toro. Si salveranno tranquillamente: ci si poteva aspettare di più, ma bisogna ricordare che in estate se ne sono andati i due migliori interpreti della scorsa stagione, Cerci e Immobile. SALVI

3 comments

  • Andrea Pasquin

    Cesena e Parma sembrano proprio spacciate. Ma al contrario di te io non darei per salve Torino e Hellas, se la giocano come tutte le altre fino al Cagliari. Tutto può succedere, magari sarà una salvezza sui 35 punti come l’anno scorso ma credo sarà tirata fino in fondo.

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    • Francesco Samarini

      Date le ultime due per andate, ne resta solo una da decidere: penso anche io che sarà tirata fino alla fine, ma mi pare che Torino, Hellas e Atalanta abbiano qualcosa in più delle altre. Secondo me riusciranno a tirarsi fuori. A fine campionato vedremo se ci avrò azzeccato!

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